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Un viaggio tra le nostalgie di un passato che ha impresso un forte senso al presente. Amori, promesse, paure e speranze. Le rughe solcano il viso come "fiumi in cerca del mare che attraversano il corpo e si fermano al cuore". Il tempo "che è terra di confine tra realtà e finzione, e non appartiene a nessuno" è una costante che sfiora a ritmi lenti ogni verso. Un tempo inseguito, rimpianto, ma intensamente vissuto da una donna complessa che sogna la libertà che spezza ogni catena. Si impersona in tante donne, adulte o bambine a cui è stato tolto il tempo, a cui la violenza o le ingiustizie hanno negato il futuro e l'infanzia, per lei invece segnata da affetti familiari, capaci di alleviare le tortuosità dell'esistente. Restano i sentimenti puri, i sogni, le "barchette di carta" per giocare e vivere, il mare e tante parole. Parole donate, lasciate per il futuro, perché una "spacciatrice di parole", "inventa versi per evitare la follia" e ama raccontare, "senza volere nulla in cambio".